venerdì 13 gennaio 2012

IDENTITA’ E REGOLAMENTO della ‘Rete per gli Spazi Condivisi’

Valutatelo e inviate eventuali proposte di modifiche.
E' ancora tutto in fase di realizzazione.
IDENTITA’ E REGOLAMENTO
della ‘Rete per gli Spazi Condivisi’


1) La Rete per gli Spazi Condivisi è democratica, politica ma apartitica. Alla luce della Carta Universale dei Diritti Umani (Convenzione dell' Assemblea Generale delle Nazioni Unite, 10 dic. 1948), segue i principi della Costituzione Italiana.


2) Si costituisce col SOLO FINE di ottenere dagli Enti locali uno o più stabili in disuso o abbandonati che saranno utilizzati per attività sociali e culturali in cui esplicitare i principi di sussidiarietà e la valorizzazione e tutela dei beni comuni.


3) Alla rete aderiscono, associazioni culturali, comitati cittadini, gruppi studenteschi e sociali, tutti senza scopo alcuno di lucro e privi di carattere rappresentativo o propagandistico di attività partitiche, sindacali o datoriali.


4) I portavoce sono eletti dall’assemblea composta dai referenti delle associazioni firmatarie, quali rappresentanti della volontà dell'assemblea.


5) I soggetti che vi aderiscono operano in sinergia ma in piena autonomia , consapevoli che nessuno potrà imporre le proprie visioni e strategie o limitare i reciproci campi di azione statutariamente previsti .


6) Alla Rete può aderire qualunque Associazione, Comitato o Gruppo spontaneo di cittadini che condivida i principi del regolamento e ne accetti le regole.


7) La Rete è strutturata su anelli concentrici:


- un gruppo costituito in COMITATO
- un Comitato di gestione costituito in RTS dai rappresentanti legali delle associazioni (o chi per loro, dotato di apposita delega) che vogliono essere aderenti alla "proposta di gestione".
La "gestione" deve avere due ambiti:


1- Gestione attività, in quanto responsabili anche giuridicamente del bene, hanno il diritto e il dovere della gestione e quindi di decidere per la tutela del bene e per l'amministrazione.
(In questo io vedo la nascita di un regolamento per : affiliazione, investimenti, responsabilità dell'azione, democraticità e amministrazione economica).


2 - Recepire le istanze per cui siamo nati, quindi ascoltare le associazioni, e fare in modo che lo spazio sia dedicato all'emancipazione di tutta la rete. (In questo io vedo l'atto consultivo di tutta la rete e quindi ideare una piattaforma di base in cui mettere le linee
guida da seguire per l'utilizzo del luogo, una volta approvate da tutta la rete).
La rete stabilisce insieme al Comitato di Gestione le regole valide per tutte le realtà che vogliono partecipare all'utilizzo del luogo, e stabilisce anche le linee guida che la gestione deve avere per offrire il massimo della democraticità e della partecipazione.
Per concludere è ovvio che le associazioni che non hanno intenzione di mettersi in prima linea per la gestione
non potranno avere un voto in amministrazione, ma devono avere il diritto di decidere l'orientamento di tutta la rete o meglio di quello che deve essere la rete sul territorio. Potranno decidere quali sono gli ambiti e le attività da svolgere nella struttura e indirizzare la gestione verso la trasparenza e la partecipazione più ampia
possibile. >>.




DOVERI E DIRITTI DELLE ASSOCIAZIONI ADERENTI


Gli associati sono tenute a conoscere e ad osservare quanto previsto dallo statuto e dal regolamento per la realizzazione dei fini della Rete. Sono dunque tenuti a:


1)    Consegnare uno statuto dell’associazione che permetta di verificarne la rispondenza a princìpi di democraticità.
2)    Inviare un proprio un delegato per le assemblee.
3)    Firmare il Protocollo di adesione alla Rete e al suo regolamento.
4)    I singoli cittadini possono partecipare da singoli ma solo dopo aver firmato un accordo secondo cui si riconoscono nelle regole della rete.
5)    Gli aderenti partecipano con il proprio voto ai momenti deliberativi dell’assemblea e alle elezioni per il rinnovo delle cariche sociali.
6)    Saranno votate le seguenti figure di cura delle attività:
-    informatore
-    segretario
-    facilitatore
7)    Saranno eletti 5 portavoce che all’occorrenza si cureranno di organizzare e riferire circa eventuali lavori per ambito di intervento della rete :
-    ambiente
-    cultura
-    sociale
-    sanitario
-    sport
8)    Le cariche degli eletti hanno validità per un anno solare e sono esercitate a titolo volontario.
9)    Gli eletti, dietro mandato delle Associazioni/Comitati, sono graditi per competenza tecnica e relazionale, dichiarano di non essere perseguiti per attività criminose e di non rivestire incarichi pubblici.
10)    Al termine di ogni assemblea dovrà essere redatta e inviata agli aderenti una sintesi che specifichi i nominativi dei presenti all'incontro, l’o.d.g. e le decisioni prese.
11)    La Rete non svolge attività a fini di lucro.
12)    Nella Rete non possono rientrare società e cooperative a scopo commerciale o di lucro.
13)    A seguito di comunicazioni, il silenzio è ritenuto assenso.
14)    A seguito di comunicazioni, dopo 3 mancate risposte l’Associazione/Comitato/Cittadino, è da ritenersi temporaneamente escluso dal quorum elettivo e dopo 12 mesi è da ritenersi espulso dalla rete.
15)    Ogni anno è prevista un’assemblea pubblica cittadina.
16)    Chi aderisce non deve essere competitivo (lealtà interna).
17)    Qualora fosse richiesto per la partecipazione a bandi pubblici, le singole associazioni aderenti che lo vogliano, possono partecipare formando RTS (Raggruppamenti Temporanei di Scopo) per la gestione di Beni Comuni con il supporto morale della Rete.
18)    Qualora la rete ricevesse proposte da privati dovrà verificarne la reale disponibilità slegata da attività di interesse privato, dovrà richiedere la certificazione antimafia, assicurarsi di non essere sottomessa in alcun modo nelle sue scelte o attività.
19)    Ogni 12 mesi, al termine dell’esercizio lavorativo, sarà redatto e reso pubblico il bilancio sociale che sarà approvato prima dell’insediamento delle nuove cariche.


Taranto, lì ………………………..


ASSOCIAZIONE                    LEGALE RAPPRESENTANTE               FIRMA

giovedì 12 gennaio 2012

riunione della Rete x gli Spazi - 12 gennaio 2012

Dopo un breve riepilogo delle ultime vicende circa la possibilità di adesione al Forum del Terzo settore provinciale abbiamo letto insieme il regolamento per apportare alcune modifiche.
Si è tornati a sostenere la necessità di non costituirsi come comitato con codice fiscale, poiché in tal caso comparirebbero nomi e cognomi delle persone elette al momento della costituzione e non le rispettive associazioni di appartenenza: per ogni cambio di rappresentanza bisognerebbe ricostituire nuovamente il comitato. Costituiremo, quindi, un comitato regolato unicamente da un protocollo tra gli aderenti e, nel momento in cui dovessero affidarci una struttura, si costituirà una RTS (Raggruppamento Temporaneo di Scopo) tra associazioni disponibili, che fungerà da ‘responsabile della gestione’ del bene. C’è chi non ha il tempo materiale di far parte del comitato di gestione, mentre altri si. Chi farà attività dovrà dare una percentuale in base agli introiti.
Per sederci ai tavoli dobbiamo essere almeno un comitato/rete regolamentato da un protocollo condiviso e sottoscritto dalle associazioni, mentre la presenza di singoli cittadini costituirebbe una difficoltà nella rappresentanza.
C’è stata l’adesione di nuove associazioni : ass. Oltrarte (APS) , Ass. Cittadini protagonisti onlus , ASD nati per lo sport.

Cercheremo di fissare un nuovo incontro a breve, poichè vanno definite ancora molte cose per formalizzare il protocollo ed eleggere i referenti.

mercoledì 21 settembre 2011

Riprendono i lavori per il Patto Etico della 'Rete degli Spazi Condivisi'

A distanza di mesi, nonostante manifestazioni, raccolte firme, denunce.. a Taranto tutto sembra immutato, avvolto da un fumoso stato di attesa ... ma i bisogni delle associazioni e di chi lavora costantemente sul territorio sono invariati! E' cambiata però la consapevolezza  dei cittadini che ora vogliono di più, perchè hanno visto che insieme si può attivare qualcosa... anche se spesso ci si deve scontrare con una burocrazia cieca e sorda.
Un esempio è l'annullamento della manifestazione organizzata da un comitato spontaneo per valorizzare la contrada Solito con la Masseria omonima e la Cripta del Redentore, prevista per luglio e poi rinviata al 5 agosto ma che, nonostante la disponibilità di importanti relatori, non è mai stato possibile realizzare perchè non c'era l'allaccio al contatore Enel nella Cripta (già richiesto dal Comune a febbraio) nonostante l'impianto elettrico nel sito sia pronto.
 L'alternativa era che i cittadini si caricassero dei compiti minimi dell'amministrazione chiedendo, come già fatto in passato, l'attacco al contatore di qualche abitante della zona o ricercare un generatore e il service a proprie spese.
Ma a che scopo fare ciò se il giorno dopo il sito resta inaccessibile alla cittadinanza a causa dell'assenza di illuminazione? A pagarne le conseguenze sono i cittadini, che non possono fruire di un Bene Comune di grandissimo valore storico e cuturale, oltre al sistema turistico che potrebbe inserire tali siti nei percorsi di promozione del territorio.

Ci sono strade che vanno ancora percorse e 'reti di relazioni' non ancora messe a frutto. Il lavoro fatto dalla 'Rete degli Spazi Condivisi' ha richiesto molte energie in funzione di un'idea e di un bisogno/diritto comune. 
Riprenderanno a breve i lavori per la definizione di un Patto Etico: dovremo individuare gli obiettivi da raggiungere, le relazioni tra i soggetti coinvolti, le regole utili alla sopravvivenza della realtà organizzativa quanto meno verticistica possibile, le regole di utilizzo per il mantenimento della struttura da condividere, le tipologie di attività realizzabili per trovare le risorse (economiche e non).
Come deciso a giugno nelle ultime assemblee, un gruppo ristretto di persone lavorerà alla stesura di una prima bozza e successivamente la metterà al vaglio dell'assemblea, oltre che aprirsi alle associazioni che intenderanno aderire all'iniziativa, per eventuali arricchimenti o modifiche utili a migliorare il documento.

Nell'ottica di una partecipazione propositiva, chiunque volesse inviarci materiale relativo a regolamenti e patti per la gestione di spazi in comune all’indirizzo e-mail rete.spazi.condivisi@gmail.com , farà cosa gradita.

A presto, Simona  I.

domenica 12 giugno 2011

Assemblea pubblica della "Rete per gli Spazi Condivisi"

Le Associazioni e i Comitati cittadini di Taranto che aderiscono "Rete per gli Spazi Condivisi" invitano tutte le Associazioni e i Comitati cittadini della Provincia di Taranto a partecipare alla prossima assemblea organizzata per il giorno 14 giugno dalle ore 17.00 alle 19.00 c/o il salone gentilmente concesso dal CUJ (centro giovanile universitario jonico), in via Viola - Taranto. Sulla base del principio di sussidiarietà, la rete accetta l'invito dell'Assessore al Patrimonio Avv. Dante Capriulo a discutere, con coloro che vorranno intervenire, sul bando "Piazza mia bella Piazza" e cercare soluzioni alla mancanza di spazi adeguati alle attività associative senza fini di lucro.
Vi chiediamo cortesemente di far girare la notizia.

mercoledì 2 marzo 2011

Una giornata in piazza per la città… spesa o guadagnata?

Dopo lo manifestazione di domenica ci siamo chiesti se l’obiettivo di sensibilizzare l’amministrazione all’apertura di spazi sociali fosse stato raggiunto o meno.
Risposta problematica... E’ difficile dire quanto la nostra Amministrazione sia sensibile alla questione che le 56 associazioni, gruppi e comitati cittadini stanno facendo emergere, impegnando il proprio tempo e le proprie energie con atteggiamento propositivo, di condivisione e apertura al dialogo.

Questi cittadini non chiedono nulla per sé, chiedono un dialogo, chiedono di partecipare in modo propositivo ai processi decisionali in un ambito di loro competenza: l’animazione sociale in spazi adeguati.

C’è un altro grande obiettivo che comincia a dare i suoi frutti: è emersa la consapevolezza del ruolo che i cittadini possono e ‘devono’ avere nella risoluzione del problema; circa 700 firme in un solo giorno, per restituire gli spazi in disuso al sociale, parlano da sole.

Chi si adopera da sempre per il bene della città, in modo gratuito, sa incontrare le Persone, dialogare, ascoltare, attendere, rialzarsi e rimettersi in marcia ogni giorno con passione ed entusiasmo rinnovati.
La memoria storica, la condivisione delle risorse e dell’esperienza in ambiti diversificati possono essere una risorsa per chi non ha paura di guardare al futuro in un’ottica di cambiamento. E’ questa la sfida e l’opportunità che si aprirebbe per Taranto, se la nostra Amministrazione concedesse un incontro ufficiale sul tema in questione, alle associazioni, i comitati cittadini e i privati che, in modo differente, possono offrire il loro contributo.

Intanto la rete di relazioni cresce e si fortifica giorno dopo giorno, attraverso l’informazione a vari livelli, la condivisione e il confronto anche combattivo sulle tematiche di interesse generale, attraverso le tante attività gratuite promosse con grandi sforzi organizzativi di cittadini impegnati per la rinascita di questa martoriata città.


Vogliamo condividere con i lettori alcune riflessioni di chi ha voluto raccontare la giornata del 27 febbraio in Piazza della Vittoria a Taranto.

C. A. : “E’ importante sapere di non essere soli ad aver scelto di ‘essere’  anzichè ‘apparire’ ; è una scelta che ci ha portati finalmente tutti fuori … domenica, nonostante 'la diossina' si respirava un'aria Nuova.”

M.V. C. : “La Rete per gli Spazi Condivisi ha riacceso in me la Speranza. Dopo esperienze partitiche e non solo, ero arrabbiata perché mi vedevo costretta a rassegnarmi, a perdere la Speranza che i valori a cui sono stata educata e per cui mi ero impegnata, trovassero concretizzazione nel quotidiano. Trovarmi spesso di fronte ad una cittadinanza quasi addormentata, secondo cui ‘le persone per bene’ sono quelle che si fanno i fatti propri, mi devastava. Un mio valore fondante è che le ‘persone per bene’ sono quelle che si occupano degli Altri. Credo nella Giustizia, nella Libertà e nella Verità, in un momento storico in cui verità e finzione hanno un confine molto labile. Mi avvicino al mio Fare con Passione, sempre. Ma non nascondo che negli ultimi tempi, questa passione si era ormai persa.
Domenica sono rinata. Vedere che ci sono altre persone che ancora credono nel Bene Comune, nella Condivisione Valoriale, nell’Amore per la propria terra, nel Senso Civico, nella Questione Morale, ha riacceso in me la Speranza. Il clima con cui ci siamo rapportati tra noi, l ‘armonia nella divisione dei compiti, in ascolto l’uno con l'altro, rende viva la rete (questa è la psicopolitica di cui parla Ilaria).
Amo questa città, dove per la prima volta vedo in moto lo Spirito di Gruppo, ed amo voi collaboratori e costruttori di questa nuova esperienza, destinata a fondare un percorso alternativo che non so dove porterà, ma che mi va di vivere sino in fondo.”

T. M. : “La manifestazione di domenica 27 ci ha reso partecipi come unica forza comune, questo ci ha dato la possibilità, ognuno nel proprio ruolo, di dare il meglio di noi stessi per un unico obiettivo: condividere con i cittadini di Taranto l'impegno che le associazioni stanno portando avanti con dignità, coraggio e forza di volontà. Noi abbiamo voluto arricchire tutto questo con i colori, il divertimento e parlando con la gente. Abbiamo incontrato persone positive che si sono avvicinate al banchetto delle firme ben felici di contribuire alla causa. … Una sola giornata non basta.“

R.M.: “E’ stata una bella mattinata. Proprio come l'avevo immaginata: viva, partecipata, colorata.
Grande collaborazione nella fase logistica. Bella, come sempre, la catena di montaggio che si è creata per gonfiare i palloncini, da legare con il cordoncino, da nominare uno per uno con il nome delle associazioni partecipanti, da appendere o regalare a qualche bambino di passaggio rendendogli la domenica speciale. Tanti contatti, sorrisi, amicizie nuove, buone vibrazioni, tanta energia positiva. L'angolo della tenerezza con i cucciolotti, la voglia di ciascuno di noi, l'importanza del Gruppo, la dignità della nostra richiesta, le abilità di ciascuno che emergevano, la consapevolezza di spendere bene il proprio tempo, il guardarsi negli occhi degli altri…
Sì, a me è piaciuta e la rifarei ! :)


martedì 22 febbraio 2011

I nostri luoghi...

Le attività sociali di confronto, di esecuzione e presentazione di eventi come concerti, mostre audiovisive e fotografiche e multimediali, informazione, laboratori artistici, linguistici, sonori, devono avere spazi adeguati per rispondere al diritto di espressione della cittadinanza.
A tal fine proponiamo un elenco di edifici in disuso e in buono stato che possano ospitare tali attività:

- Salone delle Associazioni in via Lago di Bolsena
- Ospedale vecchio
- Ex Ferraris in via Mazzini
- Circolo dei marinai in via di Palma
- Hotel Taras
- Ex clinica Bernardini
- Hotel Lama
- Locali dell'Urban 2
- Alcuni palazzi della città vecchia
- Punto informativo del parco archeologico
- Struttura adibita a parcheggio dei camper nei presi del Bachelet
- Palazzo che ospitava gli uffici del Comune dietro la scuola Galilei
- Mercato coperto in via Anfiteatro
- Mercato coperto di Via Salinella
- CEA Parco del Galeso, Tamburi
- spazi dismessi della Marina Militare
- quartiere Paolo VI - casetta vicino la circoscrizione, dove prima c'erano i vigili urbani, è di proprietà comunale. Tre o quattro stanze!
- quartier Tamburi - scuola media D'Aquino in totale stato di abbandono
- locali appartenuti a scuole pubbliche
- ex ospedali o case di cura dismessi
- ex Cinema Mignon al quartiere Paolo VI
- Parco del Mirto, sempre al quartiere Paolo VI
- Capannoni o delle Strutture della Marina Militare